martedì 22 febbraio 2011


Ragazzi vi ricordo di scrivere quì sotto il commento del libro "Il Visconte Dimezzato" di Italo Calvino entro il 3 Marzo. Il commento deve essere anche un riassunto.


28 commenti:

  1. Lo scrittore Calvino è l' autore di tanti racconti fantastici nei quali fa comprendere in modo simpatico e ironico i problemi dell' uomo contemporaneo , specialmente l' uomo intellettuale , grazie anche al suo linguaggio semplice e quindi facile per tutti i lettori . Il periodo del dopo guerra ha segnato profondamente il comportamento , le ragioni e le azioni e Calvino li ha voluti mettere in discussione . Nel racconto del Visconte dimezzato noto che non ha tralasciato alcuna classe sociale , voglio dire che si trovano personaggi ricchi come il visconte , di servitù come lo scudiere Curzio e la balia , gli ugonotti , i lebbrosi di Pratofungo , la gente semplice del villaggio e così via . Anche se sono di diversa cultura e livello intellettuale , sono messi a confronto con se stessi , tra il bene e il male , tra il buono e il cattivo che sono in ognuno . Quando si arriva a capire dentro se stessi di avere un dubbio avviene una scissione , secondo me e si cominciano a fare scelte dure , esasperate , anche distruttive a seconda della predisposizione che si ha . Nel racconto , il visconte volle partecipare alla guerra religiosa in Boemia contro i Turchi , non che avesse un motivo forte che lo riguardasse ma per conto terzi , cioè per compiacere alcuni duchi , suoi vicini , che partecipavano alla guerra . La sua giovane età , l' inesperienza gli fu fatale : non sapeva neanche che al cannone ci si andava di fianco o di dietro , mentre lui vi andò di avanti e fù colpito . Qui io penso a quando , davanti ad argomenti duri e difficili o alle tradizioni , se non si è abbastanza forti e maturi per affrontarli , si può prendere una " cannonata di petto " . Alle volte si rimane molto male e dal di dentro può uscire il negativo , il pessimismo e tutto quello cui si ha a che fare viene convertito come lo si sente in quel momento . Infatti Medardo tagliato in due , tagliò i fiori a metà , spiaccicò gli animali per metà , divise funghi , meloni , le pere attaccate agli alberi , tutto a metà come lo era lui dalla testa ai piedi , e attentò alla vita degli altri , faceva pascolare il cavallo al cimitero . Per alimentare i fuochi fatui che il dottor Trelawney studiava di notte al cimitero , fece uccidere tante persone . La parte cattiva , incompleta dell' altra parte , doveva essere sempre alimentata dalla cattiveria ma anche gli altri personaggi sono incompleti come mastro Pietrochiodo che costruiva macchine da impiccagione perfette ma era scontento che il duo ingegno servisse alla triste fine dell' uomo ; come Pamela , la pastorella , che se ne stava spensierata sui prati con i suoi animali e che all' invito da parte di Medardo il cattivo e poi di Medardo il buono di stare con lui rispose di no , l' uno perchè era troppo cattivo , l' altro perchè era troppo buono . Gli ugonotti avevano perduto i libri sacri e quindi , tra verità e dubbio , preferivano stare in silenzio così da non cadere in peccato , potendo sbagliare nel parlare . I lebbrosi erano già menomati dalla malattia e si davano alla pazza gioia con le loro feste . Quindi tutti i personaggi che circondano Medardo di Terralba sono divisi , incompleti com' è l' uomo nella realtà di qualsiasi tempo . Anche la parte buona di Medardo ebbe problemi : si fece voler bene da tutti , ma nel momento in cui oltre a curare i corpi curava anche le anime si impicciava anche negli affari degli altri facendo la morale e non fu più sopportato . Così penso che quando c' è troppa malvagità da un lato e troppa bontà dall' altro non c' è equilibrio . Per riunire le due metà bastava aprire di nuovo la ferita iniaziale , ferita non aperta da altri ma dalla stessa persona , in questo caso di Medardo , come quando uno riconosce i suoi limiti di essere umano , riconosce anche i suoi difetti e le cose buone che ha che si trovano nella stessa persona , non per essere completi ma perchè la natura dell' uomo è così.

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  2. Il visconte dimezzato narra di un visconte di nome Medardo di Terralba che arriva insieme allo scudiero Curzio all’accampamento cristiano in Boemia per partecipare alla guerra contro i Turchi. Durante la sua prima battaglia, viene ferito e dimezzato da una palla di cannone. Viene ritrovata una sola parte, pensando che l'altra fosse andata distrutta; i medici del campo riescono a fasciarla e a ricucirla e la metà destra del visconte poté tornare a Terralba. Preso il potere,la gente si accorse che del visconte era tornata solo la metà malvagia, che compì numerosi atti malvagi: uccise l'uccello preferito da suo padre che in seguito a questo si lasciò morire; mandò a Pratofungo, il paese dei lebbrosi, la vecchia balia Sebastiana, accusandola ingiustamente di avere la lebbra; condannò a morte numerose persone per reati banali o inesistenti; opprimeva gli ugonotti a causa della loro religione; una volta, tentò perfino di uccidere suo nipote facendogli mangiare funghi velenosi, ma non riuscì nel suo intento. Tutto questo susseguirsi di eventi portarono la gente di Terralba a chiamarlo il Gramo. Si innamorò di Pamela, una contadinella, e a causa del suo rifiuto provocò grandi danni alla sua famiglia. Intanto il nipote di Medardo andava in cerca di fuochi fatui per i cimiteri insieme al dottor Trelawney e aveva contatti con la balia Sebastiana a Pratofungo, che aveva trovato una cura per sottrarsi al contagio dei lebbrosi; e andava in giro per i boschi.È proprio qui che un giorno tornò la metà sinistra del visconte: la metà buona, che salvò addirittura la vita al nipote, che stava per essere morso da un ragno. Il Buono (come venne chiamato) predicò dottrine per i poveri e i lebbrosi, e chiese di abbassare i prezzi dei prodotti agli ugonotti; per tutti, insomma, il Buono recava danni come il Gramo. Anche lui si innamorò di Pamela, che però lo rifiutava.Il Gramo escogitò un piano molto astuto per sposare Pamela: facendola sposare con l'altra metà, di fronte alla legge avrebbe sposato Medardo di Terralba, cioè lui. Il Buono, invece, disse che lasciava la città, permettendo al Gramo di sposarla. Dissero questo uno al padre e l'altro alla madre di Pamela. Quest’ultima, però, incontrò entrambe le metà del visconte e ad ognuna disse che l’avrebbe sposata.Arrivò il giorno del matrimonio ed entrambi erano sicuri che si sarebbero sposati con Pamela. Una volta che il Gramo appurò di avere un rivale lo sfidò a duello; dopo una serie di finte e colpi mancati, entrambe le metà tagliarono le bende e le cuciture dell'altro. Il dottor Trelawney, allora, riuscì a riunificare le due metà riformando il visconte Medardo, che felice sposò Pamela.Il nipote di Medardo rimase a vivere al castello, dopo che il suo amico dottore fu imbarcato sulla nave del capitano Cook.
    Confesso che è stato difficile arrivare a scoprire i temi che vuole trattare lo scrittore in questo libro; sembra una normalissima storia fantasiosa e umoristica. Solo alla fine si comincia a capire che l’argomento reale e nascosto nel romanzo è “l’incompletezza dell’uomo”. Lo si capisce molto chiaramente quando le due metà si innamorano della stessa ragazza: i due mezzi uomini si sentono legati alla medesima persona. L’aspetto divertente di questo romanzo è la sostanziale differenza del comportamento delle due metà del visconte: una malvagia che terrorizzava gli abitanti di Terralba, mentre l’altra infinitamente buona che si fa odiare dagli abitanti di Terralba per la sua opprimente bontà. Questa situazione crea un quadro ironico che ravviva l’intera vicenda narrata.Un’altra cosa che serve per chiarire anche dubbi del lettore, sono le numerose riflessioni che ha il nipote di Medardo mentre racconta: anche se sono abbastanza personali, in queste vengono rispecchiati alcuni pensieri degli altri personaggi. Queste riflessioni interiori, inoltre, stimolano l’attenzione del lettore e facilitano la comprensione dei fatti senza limitare il crearsi di domande o opinioni personali del lettore.

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  3. IL VISCONTE DIMEZZATO
    Il visconte Medardo di Terralba si arruola nell’esercito cristiano per combattere contro i Turchi, accompagnato dal fedele scudiero Curzio. Inesperto della guerra, due giorni dopo nel campo dove prosegue la battaglia, il visconte si mette davanti alla bocca di un cannone con la spada sguainata, pensando di intimorire i Turchi, ma viene colpito in pieno e diviso in due.
    Sul carro che raccoglie tutti i feriti della guerra, viene messa la metà destra del visconte che dopo un po’ di giorni viene dimessa per tornare a casa.
    Così la metà destra del visconte torna a Terralba, ma, siccome la parte sopravvissuta del visconte è quella malvagia, il paese vive un clima di terrore, giostrato da Medardo . Il visconte compie diverse opere di malvagità, fra le quali l’uccisione dell’uccello preferito del padre, che molto dispiaciuto per questo si lascia morire, caccia la balia Sebastiana a Pratofungo, paese dei lebbrosi, ma, cosa anche più grave, cerca di uccidere il nipote, provando a fargli mangiare dei funghi velenosi.
    Durante lo sviluppo della storia il visconte si innamora di una contadina, Pamela, che in principio ricambia l’amore, ma in seguito, spaventata da Medardo, si rifugia nel bosco.
    Un giorno, il nipote, che trascorre le giornate con il suo amico Trelawney, un medico naufrago della nave di James Cook, si trova davanti lo zio che, vedendo che non ha pescato neppure un pesce, gli regala un anello. Il bambino è molto felice per il gesto dello zio e allo stesso tempo meravigliato per la bontà mostrata; inoltre si preoccupa quando lo zio viene punto su una mano da un ragno velenoso, ma si accorge che a gonfiarsi è la destra, mentre il visconte da lui conosciuto ha solo la sinistra. Qui si scopre che è tornata l’altra metà di Medardo, la parte buona e tutti lo vengono a sapere. Pamela è costretta dai genitori a sposare uno dei due visconti, ma fino al giorno del suo matrimonio non sa chi dei due sarà il suo sposo. In chiesa si presenta per primo il Buono e la funzione inizia, ma viene interrotta dall’arrivo del cattivo (chiamato Gramo durante lo sviluppo della vicenda) che lo sfida a duello.
    I due si scontrano e cadono feriti uno vicino all’altro, in modo che le due parti tagliate durante la battaglia in Boemia combacino. Interviene il dottor Trelawney che riesce a bendarle strettamente, quasi come fosse una mummia. Dopo alcuni giorni il visconte miracolosamente guarisce e torna ad essere intero. Medardo sposa Pamela, mentre il dottor Trelawney torna a bordo della nave del capitano Cook, lasciando ai suoi giochi infantili il bambino -narratore del racconto.

    Il libro è stato di mio gradimento, trovo che il racconto sia molto divertente e affascinante.
    Un fattore che mi piace molto è che il racconto sia distaccato dalla realtà, specialmente dove il visconte pur essendo diviso a metà continui a vivere.
    Trovo che Calvino sia stato geniale nel presentare il tema del doppio, cioè quello del bene e del male rappresentati nell’uomo.
    Tengo a precisare che questa parte mi piace molto perché trovo veritiero il messaggio che Calvino vuole mandare: credo che il messaggio ci voglia dire che ognuno di noi ha dentro di se del bene e del male e che per ottenere la “completezza” abbiamo bisogno di tutti e due le qualità.

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  4. Il visconte dimezzato è un libro scritto da Italo Calvino.Il protagonista di questo libro è il visconte Medardo,dove tutte le sue avventure sono narrate da suo nipote,il narratore del libro.Nella prima battaglia a cui partecipa Medardo,viene diviso in due parti da una cannonata.Una metà salvata da alcuni medici,l'altra metà curata da degli eremiti.Il visconte che arriva a Terralba è quello cattivo,è cerca in qualche modo di uccidere suo nipote e il dottor trelawney.L'altra metà del visconte arriva a Terralba dopo un lungo pellegrinaggio,essa è molto buona.Le due metà vennero soprannominate:il gramo e il buono.Il gramo si comporta male con tutti(come per esempio:lui vuole far mangiare i fungi velenosi al nipote,accusa anche Sebastiana di avere la lebbra ecc...),mentre il buono invece predica il bene(per esempio quando salva il nipote dal morso del ragno).Le due metà hanno una cosa in comune,cioè che tutti e due vogliono come sua sposa Pamela,ma lei è indecisa sulla scelta perchè il buono è troppo buono e alle volte diventa fastidioso;il gramo è troppo cattivo e anche lui è insopportabile.Il giorno delle nozze non è ancora decisa,ma siccome arriva per primo in chiesa il buono, inizia la cerimonia,ma intanto giunge anche il cattivo e le due metà litigano e fissano per il giorno dopo il duello.Le due metà si feriscono nella cicatrice che li aveva dimezzati e il dottor Trelawney benda le due matà insieme e quindi il visconte ritorna uomo intero,si sposa con Pamela e il dottor Trelawney ritorna sulla nave del capitano Cook
    Questo libro vuol far capire che ognuno di noi dentro ha una parte buona e una cattiva e non dovremmo fare prevalere solo una parte di queste.Bisognerebbe trovare un giusto equilibrio tra le due parti perche' non va bene troppa bontà nè troppa cattiveria.L'uomo dimezzato vuole rappresentare che l'uomo incompleto soffre perchè si rende conto che gli manca qualcosa quindi è alla ricerca di questo qualcosa.Mi è piaciuto questo libro perchè Calvino,nonostante parli di un argomento importante riesce ad essere molto divertente,sopratutto quando descrive il comportemento delle due metà:una malvagia e l'altra buona e anche perchè questo personaggio si avvicina a ogni uomo, che spesso mostra solo una parte di sè e nasconde l'altra.

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  5. Il Visconte Dimezzato

    Il Visconte Medardo di Terralba parte in guerra per combattere contro i Turchi, ma essendo ancora alle prime armi e quindi non avendo molta esperienza, imprudentemente si scaglia contro gli avversari pensando di incutergli paura ma invece viene colpito da una palla di cannone. Miracolosamente egli si salva e fa ritorno alla sua patria, ma egli ha solo una la gamba e un solo braccio, metà tronco e metà testa: la palla di cannone, infatti, lo ha perfettamente dimezzato.
    Ben presto parenti e servitori si rendono conto della nuova e terribile cattiveria che distingue ogni comportamento del “precedente” Medardo.
    Il Visconte arriva ad uccidere l’amata del padre Aiolfo, provocando di conseguenza la morte di quet’ ultimo per crepacuore, e ad esiliare al villaggio dei lebbrosi la balia Sebastiana. Anche il nipote, che è la voce dell’io narrante, rischia di essere colpito dalla malvagità dello zio, infatti quest’ ultimo tenta di ucciderlo regalandogli funghi avvelenati.
    A tornare dalla guerra, infatti, è stata solamente la metà cattiva del visconte.
    Tra un guaio e un altro, Medardo s’innamora della pastorella Pamela. Intanto il nipote incontra inaspettatamente nel bosco l’altra metà di suo zio: anche quella è sopravvissuta alla palla di cannone, ma ha soltanto buone qualità. Il Medardo “buono” conduce una vita da vagabondo, si fa volere bene da tutti con le sue buone azioni, e s’innamora anche lui di Pamela. Le due metà si infuriano contemporaneamente tra gli abitanti di Terralba, così giungono ad avere caratteristiche opposte: il Cattivo appare quasi comico, e il Buono insopportabile e noioso. La pastorella Pamela accetta, comunque, la proposta di matrimonio di entrambi, e così il Buono e il Cattivo si sfidano a duello dopo essersi incontrati all’altare. La ferita che si procurano entrambi riapre quella antica, e consente al dottor Trelawney, medico di Terralba, di riunire le due metà in un'unica persona, che tornerà ad essere un miscuglio di bontà e cattiveria come tutti gli esseri umani.

    Questo romanzo di Italo Calvino è raccontato in maniera molto leggere e anche comica e ironica. Per me il messaggio di questo romanzo è: che tutti noi siamo fatti da una parte buona e una parte cattiva dentro di noi, che non tendiamo a far conoscere, ma che comunque sono indispensabili per noi perché ci caratterizzano in quello che siamo, in quello che pensiamo e in quello che facciamo!

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  6. Il visconte dimezzato è un romanzetto di Italo Calvino famoso scrittore italiano.
    Narra della storia del visconte di Terralba di nome Medardo che, nel fervore della giovinezza, parte in guerra contro i Turchi. Dato che non sapeva come agire viene subito colpito da un palla di cannone e dimezzato; alcuni uomini cristiani trovano e raccolgono solo una metà del visconte, viene subito portata all’accampamento e i medici riescono a salvarla ma dato che non poteva più combattere viene rimandato a Terralba. Gli abitanti di Terralba lo accolgono ma lui si chiude nelle sue stanze. Dopo un po’ di tempo il padre Aiolfo,molto legato ai suoi uccelli, ne manda uno a vedere come stava il figlio ma inaspettatamente il figlio lo ammazza, vedendo la scena il padre Aiolfo muore. Allora gli abitanti di Terralba capiscono che la metà tornata dalla battaglia era quella cattiva. Il visconte fa altre vittime come la balia Sebastiana che viene esiliata a Pratofungo la città dei lebbrosi, poi cerca di uccidere suo nipote(che è il narratore della vicenda) in varie situazioni. Dopo varie malefatte pensa di provare il sentimento dell’amore e si innamora di una pastorella di nome Pamela. Lei non lo ricambia, le piacerebbe diventare viscontessa ma l’atteggiamento del visconte non le piace e pur di non sposarlo lei va a vivere in una grotta. Dopo un qualche anno il narratore incontra il Medardo buono che lo salva da un ragno velenoso. Passa poco tempo e tutta la città conosce sia la metà cattiva di Medardo chiamata “il Gramo” sia quella buona chiamata “il buono” , ma nessuna delle due metà va bene : una è troppo cattiva e insopportabile mentre l’altra è troppo buona e smielata. Anche “il Buono” ama Pamela e la voleva sposare ciò porta al duello finale ma non riuscivano a stare in piedi e a combattere quindi il mastro Pietrochiodo costruisce loro dei sostegni. Il duello inizia ma per la prima parte colpiscono solo la metà vuota dell’altro, poi si infliggono una ferita letale l’uno. Il dottor Trelawney, medico di Terralba, ricuce insieme le due parti e tutto a Terralba torna normale.
    A mio parere questo romanzo è abbastanza ironico. Calvino si concentra sul problema dell’uomo contemporaneo che sembra quasi diviso fra bene e male perché ognuno di noi ha una parte buona e una cattiva. Di solito noi mostriamo solo una delle due parti ma in realtà queste due facce coesistono nel nostro modo di essere e senza una di esse non avremmo il nostro carattere ma avremmo un pensiero incompleto e incapace di comprendere a fondo tutto ciò che ci circonda.
    Giacalone Giovanni

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  7. Il Visconte Dimezzato è un’interessante metafora del genere umano prodotta da Calvino che parla di un visconte (Medardo di Terralba) andato in guerra contro i Turchi, durante la battaglia viene colpito in pieno petto da una palla di cannone che lo divide in due parti uguali e opposte. La parte destra viene trovata e miracolosamente guarita dai dottori cristiani e ritorna in patria; ma questa parte del visconte è malvagia e semina terrore in tutto il regno tagliando ogni cosa che trova a metà e condannando a morte per crimini banali. Dopo qualche tempo torna in patria anche la metà sinistra del visconte, buona in contrapposizione alla cattiva, che fa del bene al popolo ed è visto come un salvatore dalle ingiustizie della parte cattiva, ma alla lunga anche lui diventa scomodo per la sua troppa bontà e le sue prediche morali. Le due parti condividono l’amore per la pastorella Pamela ed entrambe le chiedono di sposarsi e lei accetta entrambe le proposte. Il matrimonio si risolve con un duello tra le due parti divise che si conclude nel sangue ma il dottore di corte riesce, grazie alla sua scienza, di riunire le due parti del visconte e di farlo ritornare intero, in modo che tutto torni alla normalità.
    Calvino è estremamente bravo a presentare le caratteristiche umane con metafore e racconti fantastici, così ha fatto anche per “Il Visconte Dimezzato” che un interessantissimo libro da cui traspare attraverso comicità e ironia la natura dell’uomo che, come narra Calvino, non può essere solo bene e solo male ma le due forze più opposte nel cuore dell’uomo devono coesistere affinché l’uomo stesso possa esistere. Un uomo dotato di solo bene non è un uomo ma solo un animale cui hanno bendato gli occhi, fa quello che può per operare il bene anche facendo del male a se stesso e così sarebbe se l’uomo fosse dotato di solo male, penserebbe solo a danneggiare gli altri, danneggiando se stesso. Guardare una sola parte dell’uomo, come fanno le due metà del visconte in maniera diversa, porta all’autodistruzione perché non si è più in grado di ragionare poiché la ragione è figlia dell’unione tra bene e male, per sempre uniti, per sempre divisi. Personalmente questo libro mi ha fatto riflettere molto sulla natura dell’uomo e mi è piaciuto davvero tanto il racconto ma specialmente l’abilità di Calvino nel rendere tutto semplice e divertente, anche un concetto astratto molto difficile.

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  9. IL VISCONTE DIMEZZATO

    “Il visconte dimezzato” è un romanzo allegorico scritto da Italo Calvino, uno dei migliori scrittori del ‘900. Il protagonista di questo romanzo è il visconte Medardo di Terralba che, dopo aver partecipato alla guerra contro i turchi, essendo ancora poco esperto nel campo di battaglia, viene colpito da una cannonata nemica che lo divide in due metà, una che viene salvata dai medici e l’altra che viene ritrovata in mezzo a un cumulo di cadaveri. Dopo essere stato salvato dai dottori dell’accampamento, Medardo torna a Terralba e si dimostra cattivo con tutti tagliando a metà tutto ciò che incontra lungo il suo cammino, come a dispetto del suo triste destino. Il visconte,nel frattempo, vuole uccidere il dottor Trelawney e il nipote (colui che narra la storia) ma non ci riesce. L’altra metà di Medardo torna a Terralba dopo aver affrontato un lungo viaggio. Al contrario della metà cattiva che reca danni e dolore, questa si dimostra gentile e buona con tutti; per questo vengono chiamati il Gramo e il Buono. Col passar del tempo,però, anche la metà buona viene evitata, soprattutto dagli ugonotti. Nel paese c’è una giovane contadina, di nome Pamela, che piace ai “due” visconti. Lei preferisce il Buono, con cui decide di vivere nel bosco. I genitori della ragazza vogliono che la loro figlia invece si sposi con il Gramo, perché aveva minacciato di ucciderli. Alla fine Pamela decide di sposare tutti e due. All’altare si presenta solo il Buono, mentre il Gramo arriva in ritardo; così Pamela e il Buono si sposano. Successivamente il Gramo sfida a duello il Buono per decidere chi dei due dovrà essere il consorte di Pamela. Durante il duello, però, le enormi cicatrici delle due metà si riaprono. Così il Gramo e il Buono cadono per terra. A soccorrerli è il dottor Trelawney che riesce a ricucire assieme le due metà. Dopo alcuni giorni il visconte Medardo, stavolta intero, si risveglia e si sposa con Pamela, mentre il dottor Trelawney si imbarca sulla nave di Cook.

    Questo libro mi è piaciuto moltissimo perché l’autore per raccontare i fatti usa sia l’ironia sia la fantasia e perché , al suo interno, contiene delle riflessioni sull’uomo contemporaneo. Infatti, come sottintende Calvino, la parte buona di Medardo non può fare a meno della parte cattiva: queste due qualità sono importantissime per stabilire la vera personalità di un individuo. Soprattutto, nella vita, bisogna essere non solo buoni, ma in certe circostanze anche cattivi perché la gente ,a volte, approfitta della troppa bontà di una persona. Perciò Calvino mette in evidenza come queste due qualità debbano necessariamente coesistere in un’unica persona per stabilire un equilibrio.

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  10. Il visconte dimezzato:

    Riassunto:
    Medardo, visconte di Terralba,durante una battaglia contro i turchi viene dimezzato in due parti da una palla di cannone che lo colpisce in pieno petto.
    Ritornato nel suo paese, Medardo si rinchiude nella sua stanza, dove il padre amante degli uccelli invia un'uccello a controllare il figlio ma con grande stupore vede la brutale uccisione del povero uccello.
    Da quell'episodio la gente del paese capisce che di Medardo è tornata solo la parte cattiva.
    Ad un certo punto Medardo appare molto più gentile e buono ma una giovane pastorella di nome Pamela capisce che è l'altra parte di Medardo anch'essa tornata dalla Turchia.Il buono (soprannome della parte buona di Medardo) all'apparenza appare molto meglio della parte cattiva ma dopo un pò di tempo viene disprezzato anche lui perchè ritenuto troppo dolce e buono.
    Entrambe le due parti di Medardo s'innamorano della giovane pastorella la quale causa un conflitto tra loro.
    Durante la battaglia entrambi si feriscono riaprendo le ferite della battaglia in Turchia, così il dottore Trelawney approfitta della situazione riunendo le due parti.
    Una volta ripreso Medardo ormai unico si sposa con la giovane pastorella.



    Commento:
    Il racconto mi è piaciuto molto poichè mi ha fatto capire di come un uomo diviso a metà possa essere o troppo cattivo o troppo buono ma una volta unito, l'insieme delle due parti è perfetto ed equilibrato.
    Inoltre mi è piaciuto il modo in cui Calvino usa l'ironia per parlare dei problemi del uomo contemporaneo

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  11. Il libro di Italo Calvino "il visconte dimezzato" narra di un visconte, che, andato in guerra in boemia, viene colpito da un cannone e si ritrova diviso in due parti. Viene trovata solo una parte di lui, che viene curata e cucita. Il visconte Medardo torna a Terralba ma, poichè si è salvata la parte malvagia, c'è molto terrore tra gli abitanti. Morendo suo padre, lui prende il potere e uccide molte persone ,anzi per essere più precisi, dimezza tutto ciò che incontra. Ad un certo punto Medardo tenta di uccidere anche suo nipote ,che è il narratore. La parte malvagia si innamora di una contadina,Pamela che non lo vuole sposare e perciò fugge nel bosco. La parte buona del visconte torna a Terralba e viene riconosciuta da molta gente. Anche questa parte si innamora di Pamela. Le due parti del visconte esasperano la gente per la troppa malignità e per la troppa bontà. Pamela è costretta a sposare uno dei due, così organizza il matrimonio senza sapere chi dovrà sposare. Le due parti del visconte allora si trovano in conflitto e si sfidano in duello in cui cadono feriti entrambi. Il dottor Trelawney riesce ad unire di nuovo le due parti, così il visconte guarisce e ritorna intero. Medardo e Pamela si sposano. E il dottor Trelawney , amico del nipote del visconte, parte a bordo della nave del capitano Cook.
    Calvino fa capire che ognuno di noi ha degli aspetti negativi e positivi, l'uomo sarebbe incompleto senza uno di questi due aspetti. I confini tra bene e male sono confusi, ciò dimostra che ogni persona ha un carattere diverso, infatti ci possono essere persone più buone o più cattive. Ognuno di noi può cambiare atteggiamento, tra l’altro a seconda di chi si trova di fronte. Calvino è l'unico scrittore che pur trattando questo argomento riesce a farlo diventare molto ironico. La parte più ironica de libro è quando Clvino ci fa credere che il visconte riesce a vivere anche se dimezzato.

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  12. Il Visconte dimezzato è un libro di Italo Calvino che parla di un visconte di nome Medardo di Terralba che un giorno decide di partire insieme al suo scudiero,Curzio, per la guerra in Boemia contro i turchi. Però durante la battaglia, viene ferito e dimezzato da una palla di cannone.Viene ritrovata una sola parte e si pensava che l'altra fosse andata distrutta.I medici del campo riescono a ricucirla e la metà destra del visconte torna a Terralba . La popolazione rimane senza parole difronte al visconte. Lui decide di rimanere nella sua stanza . Un bel giorno esce e quando la sua vecchia balia Sebastina va nella sua stanza e non lo vede chiama la servitù per andarlo a cercare.Camminando videro che su un pero le pere erano tutte a metà e i funghi del bosco pure. Per la strada trovarono suo nipote,il narratore, che gli mostra dei funghi che gli aveva dato il visconte per mangiarli,ma erano velenosi. Da questo momento iniziano le disgrazie della popolazione di Terralba e si capisce che era tornata solo la parte cattiva di Medardo. In quel periodo girava la lebbra e lui , per sbarazzarsi della balia ,fece finta che lei avesse la lebbra.Il dottor Trelawney , che non era un vero e proprio dottore, non amava curare gli umani e a solo vedere le macchie si convinse che era lebbra. Così la balia si allontanò da Terralba e si diresse verso Pratofungo , la città dei lebbrosi. Si diceva che in questa città i lebbrosi facevano sempre feste per distrarsi dalla malattia ,suonavano ,cantavano.Intanto il nipote di Medardo andava in cerca di fuochi fatui per i cimiteri insieme al dottor Trelawney e aveva contatti con la balia Sebastiana a Pratofungo. Un giorno nel bosco appare la metà sinistra del visconte: la metà buona. Il Buono ,come venne chiamato, aiutava i poveri e i lebbrosi, e chiese di abbassare i prezzi dei prodotti agli ugonotti; per tutti, insomma, il Buono procurava danni come il Cattivo che veniva soprannominato in vari modi:lo Zoppo, l'Orbo, lo Sfiancato,il Mezzo Sordo e il Gramo, tutti nomi che ricordavano una malformazione fisica.Un giorno il Cattivo si innamorò di Pamela, un pastorella che viveva nei boschi con i suoi genitori e i suoi animali, ma lei non ne voleva sapere niente di lui . La stessa cosa accadde al Buono ma questa volta Pamela era felice.

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  13. . Il Cattivo ebbe un piano molto astuto per sposare Pamela: facendola sposare con l'altra metà, di fronte alla legge avrebbe sposato Medardo di Terralba, cioè lui. Il Buono, invece, avrebbe lasciato la città se il Gramo l'avvrebbe sposata. Lei, però, incontrò entrambe le metà del visconte e ad ognuna disse che l’avrebbe sposata. Arrivò il giorno del matrimonio ed entrambi erano sicuri che si sarebbero sposati con Pamela. Una volta che il Gramo si accorse di avere un rivale lo sfidò a duello.Dopo una serie di finte e colpi mancati,anche a causa delle loro condizioni fisiche , entrambe le metà tagliarono le bende e le cuciture dell'altro. Il dottor Trelawney riuscì a riunificare le due metà riformando il visconte Medardo, che poi felice sposò Pamela. Il nipote di Medardo rimase a vivere al castello, dopo che il suo amico dottore si fu imbarcato sulla nave del capitano Cook.
    Il narratore è onnisciente e racconta vicende che avvengono anche in sua assenza.In questo romanzo viene presentato il problema dell’uomo “dimezzato”, cioè incompleto; secondo le due metà di Medardo, l'essere dimezzati rappresenta un vantagio . Il tema principale è rappresentato dalle vicende dei due mezzi uomini. Il sapere di essere incompleto fa soffrire le due metà che capiscono tutto questo solo alla fine.Un altro problema sorge nel contesto, infatti, le due metà cercano ognuna la loro parte mancante che è una donna che alla fine risolverà tutto provocando uno scontro tra i due che finirà in un bagno di sangue in cui le due metà verranno riunite.Alla fine il libro è stato divertente anche se ci sono rimasta male per la fine ... perchè ha un finale aperto.Credo che ogniuno di noi ha dentro un visconte che rappresenta la parte buona e quella cattiva di noi stessi, ma che non si dividerà mai da noi come è successo con lui!
    Ho scrtitto il commento in due parti perchè non c'entrava

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  14. Il visconte dimezzato
    La storia racconta di un visconte che partecipa, assieme allo scudiero Curzio, a una guerra di religione alla fine del Seicento in Boemia. Il protagonista viene tagliato in due parti speculari da una palla di cannone. Inizia così la vita parallela delle due metà di Medardo. Inizialmente ritorna al paese solo il lato cattivo, capace di terribili atrocità: provoca la morte del padre, tenta di uccidere il nipote, condanna a morte decine di uomini solo per aumentare il numero dei fuochi fatui al cimitero. Il Medardo (cattivo) però rivela anche inaspettate doti di umorismo e di realismo, quasi Calvino volesse giustificare in qualche modo i suoi comportamenti. Successivamente fa ritorno al paese anche L’altra metà del visconte che si comporta in modo totalmente opposto: gentile, altruista, buono, o meglio ,buonista, caratteristiche che però vengono esasperate fino alla nausea. I 'due' protagonisti si innamorano della stessa donna, la pastorella Pamela e, dopo varie vicissitudini, giungono a un duello che finirà con una ferita contemporanea proprio nel punto della precedente 'divisione'. Il dottore riuscirà a ricongiungere le due metà e a ripristinare il quieto vivere.
    Questo racconto mi è piaciuto molto, mi è soprattutto piaciuto l’ironia con cui Calvino scrive questo racconto .

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  15. Il Visconte dimezzato.
    Il Visconte Medardo partecipa alla battaglia contro i turchi,dove viene diviso in due parti da una palla di cannone.A sopravvivere è la sua metà malvagia che lo rende cattivissimo, e g,li fa compiere atti atroci.Dopo la la morte del padre diventa crudele anche verso il suo popolo.In seguito entrambi gli opposti si innamorano di una ragazza ''Pamela''. La ragazza all'inizio lo contraccambia ma poi spaventata dalla sua malvagità fugge. Contemporaneamente il nipote del visconte scopre che la parte buona dello zio è tornata ma è così tanta buona da esasperare la gente.Pamela è costretta dai genitori a sposare uno dei visconti , ma fino al giorno delle nozze non sa chi scegliere. In Chiesa si presenta il buono che viene sfidato a duello dal cattivo.Durante il duello i due cadono vicini così il dottore li riattacca e il visconte riesce a tornare quello di prima e a sposare Pamela.
    Il romanzo è un racconto d’avventura e di fantasia.Il linguaggio è semplice e scorrevole, inoltre,questo accento ironico, impedisce a Calvino d’essere troppo cupo di fronte alle malignità del Medardo cattivo, o troppo lagnoso e lacrimevole, quando racconta di quello buono. Mi è piaciuto molto soprattutto perchè non è stato un libro pesante, ma leggero e semplice!

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  16. Il visconte dimezzato è un libro scritto dal grandissimo Italo Calvino. Egli nasce a Santiago de Las Vegas a Cuba nel 1923. Si trasferisce successivamente in Italia dove decide di partecipare alla Seconda Guerra Mondiale in aiuto dei partigiani, rendendosi protagonista nella resistenza. Al termine della guerra decide di trasferirsi a Torino, dove trova lavoro presso la casa editrice Einaudi e dove matura la sua grande dote letteraria: in Piemonte scriverà alcuni dei suoi più grandi capolavori tra cui proprio Il visconte dimezzato.
    L’opera ha inizio quando Medardo, visconte di Terralba, nonché protagonista assoluto del racconto, decide di partecipare alla guerra religiosa contro i Turchi in Boemia. Egli non ha alcuna esperienza nell’arte della guerra: il visconte infatti, non avendo combattuto mai prima di allora, sguaina la spada proprio davanti alla bocca di un cannone che sparando lo colpisce in pieno e lo divide a metà. Quando passa il carro dei feriti la parte destra del visconte viene presa e portata in ospedale. Seppure in condizioni gravissime, i dottori riescono a salvarla e, non potendo più combattere, viene rimandato nella sua terra. Purtroppo, la parte del corpo che si è salvata, è quella cattiva e, una volta morto il padre del visconte, quei possedimenti sono amministrati da Medardo con cattiveria e crudeltà. Questo fu un vero e proprio periodo nero per gli abitanti di Terralba.
    Il nipote del visconte, che è il narratore interno della storia, accompagna il suo caro amico Trelawney, dottore che lavorava nella nave del comandante Cook e che a seguito di un naufragio approda a Terralba, nelle sue ricerche scientifiche nei boschi. Il visconte non considera il bambino come un suo familiare, a tal punto che una volta cerca anche di ucciderlo. Un giorno, mentre il ragazzo pesca, Medardo, vedendo che alla lenza del giovane non abbocca nessun pesce, decide di regalargli un suo prezioso anello, con grande stupore del ragazzo. Il visconte viene poi morso da un ragno velenoso nella mano e il giovane si accorge che a gonfiare è la sinistra, mentre la parte del corpo che era tornata dalla guerra era quella destra: questo sta a significare che la parte buona del corpo del visconte è tornata, ma sarà presto disprezzata per la sua troppa bontà. Intanto il Cattivo si innamora della paffuta contadinella Pamela che, costretta dai genitori, deve sposare uno dei due visconti, ma fino al giorno delle nozze non sa chi scegliere. In chiesa si presenta per primo il Buono e così incomincia la funzione. Da lì a poco arriva il Cattivo che interrompe la cerimonia lo sfida a duello. Durante il duello i due cadono accidentalmente uno di fianco all’altro, permettendo al dottor Tralawney di riunirli in un unico corpo. Il visconte riunito può così sposare Pamela.
    Questo libro mi è molto piaciuto e non è un’affermazione che serve a far contenta la professoressa, ma penso veramente che Calvino sia un genio dal punto di vista letterario. Quel che ha espresso in questo libro è in assoluto l’insegnamento migliore che ogni altro scienziato o professore possa mai dare, espresso anche in maniera leggera e ironica. Con una metafora, cioè la divisione del visconte in due parti, una che rappresenta la bontà e una la malvagità, l’autore ha voluto esprimere quel che esiste in ognuno di noi: un lato buono e uno cattivo. Spesso però non riusciamo ad ascoltare quella voce chiamata “coscienza”, che ci permetterebbe di far affiorare il lato buono che c’è in ognuno di noi. Ma con il cuore, il ragionamento e la buona volontà tutti possiamo farcela.

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  17. Il visconte dimezzato e un romanzo di Italo Calvino che narra la vicenda di Medardo, visconte di Terralba, diviso in due metà da una palla di cannone durante una battaglia contro i Turchi.
    Esistono due personaggi: la parte destra,malvagia e crudele, e la parte sinistra generosa e buona.
    La prima chiamata il Gramo,salvato dal campo di battaglia torna a Terralba ed inizia a terrorizzare la popolazione: causa incidenti,incendia case e fienili seminando il panico.Tra gli atti più crudeli sono: l'uccisione dell'uccello preferito dal padre che, una volta appurata la cattiveria del figlio si lascia morire;l'esilio della vecchia balia Sebastiana a Pratofungo con l'accusa di avere la lebbre; il tentativo di uccidere il nipote facendogli mangiare dei funghi velenosi.
    Vive una vita parallela la parte sinistra chiamata il buono che rappresenta la bontà in maniera esagerata ed è pedante fino alla noia. Una cosa li unisce virtualmente: l'amore per Pamela, una giovane contadinella che in un primo tempo li rifiuta ma successivamente decide di sposarli entrambi.Arrivando il giorno del matrimonio sia il Gramo che il Buono sono convinti di sposarla ma quando ambedue scoprono di avere un rivale si sfidano a duello.
    Lo scontro finisce con una ferita contemporanea proprio nel punto della precendete divisione ed è in quel momento che le due metà si possono riunificare,riformando il visconte Medardo che felice sposa Pamela.
    In questo romanzo viene presentato il tema dell'incompletezza dell'uomo;l'autore infatti vuol farci notare come ognuno di noi sia combattuto tra il bene e il male.
    Mi è piaciuta molto l'ironia con cui Calvino racconta la vicenda poiché è un tema attuale, infatti ogni uomo,ancora oggi, sentendosi imperfetti è sempre alla ricerca di qualcosa che lo completi

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  18. Il visconte dimezzato

    Il visconte dimezzato è un romanzo del famoso scrittore Italo Calvino, è stato scritto nel 1952 e parla delle guerre crociate in Boemia nella metà del 1700. Il protagonista del racconto è il visconte Medardo di Terralba, che con il suo fedele scudiero Curzio era andato in battaglia. Durante la prima battaglia però il visconte cercando di compiere un gesto coraggioso contro i Turchi, riceve una cannonata in pieno petto che lo divide esattamente a metà. La metà destra del suo corpo viene salvata dai medici e fatta tornare in patria. Arrivato a Terralba il visconte non è più la stessa persona, un giorno, incontrando il proprio nipote nel bosco (il nipote è il narratore stesso della storia, orfano di padre e madre) gli dona dei funghi da friggere e mangiare che poi si rivelano velenosi. Medardo si dimostra cattivo e sadico, tagliando a metà tutto ciò che gli capiti davanti, e gioisce del dolore altrui. Uno dei bersagli del visconte (come accennato prima) è il nipote, che spesso gira il paese assieme al dottor Trelawney, un medico molto timido e schizzinoso che non tende a occuparsi di casi umani, bensì di fuochi fatui. Dopo qualche anno a Terralba ritorna anche l'altra metà del visconte, la metà buona, che era stata salvata da due eremiti. Probabilmente Calvino ha voluto indicare con la parte sinistra del corpo la parte buona di Medardo, perchè a sinitra sta il cuore. Entrambi le metà del visconte sono innamorate della giovane Pamela, una contadina con due genitori poco accorti, che più volte tentano di darla in sposa al Medardo cattivo; è costretta a scegliere come sposo una delle due metà del visconte. Sull'altare Pamela decide di sposare la metà buona del visconte, dato che quella cattiva arriva troppo in ritardo. La metà cattiva di Medardo si ritiene offesa da ciò e decide di sfidare a duello la metà buona. Le due metà si sfidano a duello ferendosi a vicenda e svenendo, ma il dottor Trelawney ricuce il corpo per intero, facendo cosi che il visconte torni ad essere normale e possa sposare Pamela.

    Calvino utilizza la metafora del visconte tagliato a metà per farci capire che in ognuno di noi esiste sia il bene che il male, che però sono legati da un legame indiscindibile.

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  19. IL VISCONTE DIMEZZATO


    La vicenda di questo romanzo si svolge a Terralba, dove un giovane visconte di nome Medardo si arruola nell'esercito cristiano per combattere una guerra contro i turchi. Qui colpito da una palla di cannone viene dimezzato. Una parte viene trovata e salvata da alcuni medici dell'esercito, l'altra curata da un gruppo di eremiti. All'inizio, ritorna al paese solo la parte cattiva di lui; infatti, dopo aver ucciso l'uccello preferito del padre Aiolfo, costatata la cattiveria del figlio si abbandona a se stesso e si lascia morire, poi tenta, senza riuscirci, di uccidere il nipote, manda via la balia Sebastiana dicendo che avevo preso la lebbra, condanna a morte molte persone per reati inesistenti o banali exc. Nel frattempo, giunge in paese anche la parte buona del visconte, di cui fino allora non si sapeva l'esistenza, la quale per le sue troppe buone azioni e per il troppo altruismo risulta insopportabile. Entrambe le parti conoscono e s'innamorano di una contadina di nome Pamela, la quale non tollera nessuna delle due parti e così per decidere chi dovrà essere suo maritò si sfidano a duello. Durante il duello vengono riaperte le vecchie cicatrici ed entrambi cadono a terra svenuti, a questo punto il dottor Trelawney riesce a ricucire le due parti e dopo alcuni giorni d'incoscienza, il visconte si risveglia essendo di nuovo un'unica persona, potendo così sposare Pamela.

    A me questo libro è piaciuto molto. E’ scritto in modo lineare e scorrevole e passo dopo ti intriga sempre più. L’autore, Italo Calvino, è considerato molto bravo perché attraverso le sue novelle riesce a trasmettere delle morali o degli insegnamenti. Nel caso del “Visconte dimezzato”, pur raccontando una storia fantastica, mette in risalto e ci fa capire che ogni uomo, messo davanti ai problemi della vita quotidiana, è combattuto tra il bene e il male e che ogni azione che l’uomo compie è condizionata dai propri ragionamenti e dai propri comportamenti, che non sono mai uguali in tutti gli esseri umani, perché ognuno ha il proprio punto di vista e il proprio modo di pensare; per questo, possiamo dire, come sostiene un vecchio detto, che nessuno è perfetto e quindi questo dimostra che il bene e il male devono convivere tra di loro, anziché prevalere l’uno sull’altro.

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  20. Per Francesco Costanzo: buon lavoro, pieno di considerazioni personali e di approfondimento!

    PEr Giovanna, bene anche tu, anche se ti dilunghi un pò troppo sul riassunto...

    Per Orazio, più interessante il tuo commento che meritava maggiore approfondimento...

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  21. Davide, bene il riassunto ma mi sarebbe piaciuto di più un bel commento approfondito... anche perchè avevi iniziato bene!

    Jerry, troppo scarno il commento... Puoi fare di meglio!

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  22. Per Giovanni, il libro che hai letto va definito un "romanzo" e non "romanzetto" che risulterebbe con connotazione negativa... Il commento ha comunque centrato il messaggio.

    Buon lavoro Andrea! Commento approfondito e ricco di spunti di riflessione...bravo!

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  23. Federico, la prossima volta cerca di amalgamare il riassunto con il commento come ha fatto Francesco... Ben fatta l'ultima parte.

    Per Matteo, non solo il lavoro è scarno ma emergono per di più errori grammaticali nell'apostrofo finale e all'inizio del commento.

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  24. Bene Emanuela, anhe se la prossima volta cerca di fare un commento più approfondito.

    Simona, il riassunto è ben dettagliato.... ma anche il commento dovrebbe essere approfondito. Sta attenta agli errori di battitura: "ogniuno"..."ognuno" e "vantagio"...."vantaggio"!

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  25. Marika e Noemi, il vostro riassunto è un pò troppo sintetico come del resto il commento... Manca l'analisi dei protagonisti e il messaggio dell'autore...

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  26. Bene Francesco Crivello, dettagliato ed argomentato il tuo commento anche se non molto approfondito.

    Sara, già l'incipit del tuo intervento presenta un grave errore grammaticale... Manca l'analisi dei protagonisti e un commento più approfondito.

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  27. Per Giuseppe Lo Burgio, bene il riassunto ma l'analisi e il commento rimangono in superficie.

    Meglio Giuseppe F. che presenta un commento più articolato ma uno stile non sempre organico..Evita di parlare in prima persona!

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